Convento del SS. Salvatore
Nel 1546 nel territorio di Melissa lontano dalle mura sorse in località Madonna delle Grazie in un luogo impervio a nord dell'abitato il convento degli eremiti Agostiniani Zumpani (di Calabria), chiamati eremiti di San Agostino, sotto il titolo del SS. Salvatore. L'edificio religioso comprendente anche una piccola chiesa venne edificato anche con il contributo del feudatario e dell'Università. Nei primi giorni di agosto, in detta località, durante la festa del SS. Salvatore si svolgeva una fiera che durava otto giorni sotto la funzione giudiziale del mastrogiurato. Il convento era la dimora di pochi frati - secondo le relazioni dei vescovi di Umbriatico di quel periodo i frati andavano girovagando per il paese e per la diocesi di giorno e di notte e non veniva osservata alcuna disciplina dei regolari. Nella diocesi di Umbriatico erano due i monasteri dell'ordine di S. Agostino : uno a Melissa, l'altro a Crucoli.
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Il nuovo convento
Dietro l'insistenza della popolazione e soprattutto dei frati eremiti agostiniani, data l'ubicazione del convento, lontano dall'abitato e difficile da raggiungere si fanno promotori presso il conte Francesco Campitelli affinché intervenga presso il padre provinciale dell'ordine agostiniano per lo spostamento del convento. Il 1 marzo 1637 il padre provinciale ed il vescovo di Umbriatico Antonio Ricciullo accolgono la richiesta ed i frati abbandonano il convento. Il nuovo convento viene costruito accanto alla chiesa dell'annunziata fuori le mura vicino la Porta i Iusa, oggi nella parte terminale di via Vicolo Rotondo. (Foto). Il convento risulta essere così strutturato alla metà del seicento:
La chiesa dell'Annunziata " lunga sessanta palmi e larga palmi trenta et alta trenta palmi, le mura sono di palmi tre quelle di fora e quelle di dentro due". " Accanto sorgono nove stanze ed una cantina per i frati". Il convento è abitato da otto persone quattro frati e quattro servienti di cui un frate e un servente sono del luogo.
Le entrate con cui si sostengono i frati derivano soprattutto da lasciti per messe (39%), proprietà fondiarie (200 tomolate) a Melissa ed a Strongoli (31%), dall' affitto di case (10%) inoltre arrivano i contributi del feudatario e dell'Università. I frati conducevano un tenore di vita molto più agiato rispetto alla generalità della popolazione che viveva in un contesto di estrema povertà.
Nel settecento i vari vescovi che hanno retto la sede di Umbriatico hanno tentato in vari modi di sopprimere il convento e di incamerarne i beni. Nel 1763 il priore del convento viene accusato da un frate di amministrare male i beni e ferisce con un'arma da fuoco il frate. Il priore viene rimosso e mandato altrove - Nonostante i tentativi vescovili e gli scandali che lo investono il convento continuerà a sopravvivere per tutto il Settecento finché nel 1809 il nuovo re di Napoli Gioacchino Murat cognato di Napoleone Bonaparte per coprire l'enorme debito pubblico del regno confisca le proprietà dei conventi con la legge del 7 agosto e le mette in vendita. Al momento della soppressione era rimasto con solo due frati.
SEBASTI NICEFORO (Melisseno Ordine Ereremiti S. Augustini)
Sebasti o Sebastiano Nicefaro nacque a Melissa verso il 1628 e da giovane "si immonacò" tra gli eremiti Agostiniani, quale fosse la sua fanciullezza non potremmo esattamente dire per mancanza di precise notizie storiche - Così nè scrisse Angelo Vaccaro nel febbraio del 1959 su Magna Graecia, ed ancora .. sbalordì per forza del suo ingegno e per le opere pubblicate, che gli assicurarono, in vita, una ben meritata fama.
Luigi Accatatis nelle raccolte delle Biografie degli uomini illustri delle Calabrie (1870) nel II volume parla del Sebasti da Melissa come uomo dotto e predicatore eloquente indicandone le opere scritte.
Angelo Zavarroni nella Bibliotheca Calabra sive (illustrium virorum Calabrie) 1753, Nicephorus Sebastus Melissenus Rheginus Agostinianus - lo dichiara "vir doctissimus. Claurit Ann. MDC" e indica le opere.
Molti altri autori si sono occupati del Sebasti : il Minieri, il Riccio, Lo Spanò, l'Aceti, il Taccone Gallucci, il Barrio, il D'Amato ecc.
Non si hanno notizie certe sul luogo di decesso ma si pensa possa essere avvenuta in qualche convento Agostiniano probabilmente in quello di Reggo Calabria.
Opere:
1 )De chocolatis potiones : resolutio moralis 2) Epinicia ad Alexandrum VII in epidemiam ab urbe novissime profligatam. Itemque de parthenopaea illic felicitur absumpta. In geminos bipartita choros. Epinicia ad Alessandro VII. Inoltre, la partenopea è benedetta lì. Nei gemelli danze in due parti. 3) Vita B. Ieannis Chisii Senensis Ordinis Erem. Sancti P. Augustini .. 4)Epinicia ad comitem de Castrillo 1675 5) Epinicia ad Alexandrum Septimum P.O.M. 1675
6) Vita B. Ioannis Chisii Senensis Ordinis eremitarum S.P. Augustini Alex. VII. fel. record. gentilis : poetico calamo adiectis hypomnematibus delineata
Bibliografia: A. Cosentino - Melissa Medievale e Moderna
Bibliografia: A. Pesavento - Melissa e i suoi edifici
Bibliografia: F. Albo - Melissa un paese di gente povera